Si tratta di un metodo utilizzato da pochi, ma molto importante: provate subito ad avvolgere un fazzoletto attorno al rubinetto di casa per riuscirci.
I metodi classici e quelli della nonna dovrebbero essere sempre presi in considerazione per neutralizzare problemi o risolvere quelli apparentemente impossibili. Detto questo, quando si parla di rimedi della nonna c’è sempre un ingrediente protagonista e un procedimento a cui nessuno avrebbe mai pensato. In questo caso gli esperti consigliano di avvolgere la sciarpa attorno al rubinetto del bagno. Ciò che accade pochi minuti dopo è davvero impensabile.
Fazzoletto sul rubinetto del bagno: che senso ha incartarlo?
Sono sempre i metodi della nonna a conquistare i prodotti oggi presenti sul mercato, spesso con formulazioni ricche di agenti chimici. In questo caso specifico ti viene chiesto di prendere un fazzoletto e di avvolgerlo attorno al rubinetto in acciaio inox del bagno o della cucina.
L’ingrediente principale è l’aceto di vino bianco , con un metodo semplice ed economico che porta alla risoluzione di un problema antico e diffuso.
Come procedere?
- Prendi una sciarpa di stoffa chiara
- Bagnare completamente il tessuto con aceto di vino bianco
- Avvolgi la sciarpa attorno al rubinetto.
Utilizzare un altro tessuto se non è sufficiente a coprire l’intera struttura. Lascia agire l’ingrediente naturale per 15 minuti o durante la notte e poi rimuovi le salviette.
Successivamente, strofinare bene il rubinetto con le salviette ancora imbevute di aceto e risciacquare completamente, asciugando poi bene l’acciaio. A cosa serviva tutto questo? Per eliminare il calcare.

Come si forma il calcare?
Sull’acciaio inox – e non solo – si forma inevitabilmente il calcare a causa della durezza dell’acqua. Se i sali e il magnesio disciolti nell’acqua sono in quantità superiori alla media, il rubinetto presenterà quella fastidiosa pellicola bianca che si trasformerà in calcare.
Nell’acqua è quindi presente del calcare, dovuto alla corrosione delle rocce calcaree che l’acqua incontra quando scorre nel rubinetto. Ciò porta ad un processo di cristallizzazione secondaria, ancor più se si utilizza acqua calda, che penetra nell’acciaio di rubinetti e pentole.
I danni provocati dal calcare sono molteplici ed evidenti, come ad esempio incrostazioni – corrosione di tubazioni e superfici anche completamente rovinate.

Gli esperti consigliano quindi l’utilizzo di un ottimo rimedio naturale, come l’aceto di vino bianco, che è un vero alleato contro queste incrostazioni e il calcare. Con la sua formulazione acida , penetra nella superficie dell’acciaio ed elimina la classica patina bianca, restituendo al materiale la lucentezza precedente.
All’aceto potete aggiungere anche il limone, con qualche goccia da diluire, per un effetto ancora più sgrassante e illuminante. L’acciaio non viene danneggiato dall’aceto, anzi, è l’unico rimedio in grado di nutrirlo e di sciogliere completamente il calcare, impedendone il ritorno. Un consiglio? Non lasciare mai residui d’acqua sulle superfici in acciaio, per evitare la formazione di calcare causato dal ristagno dell’acqua.
Si tratta di un metodo utilizzato da pochi, ma molto importante: provate subito ad avvolgere un fazzoletto attorno al rubinetto di casa per riuscirci.

I metodi classici e quelli della nonna dovrebbero essere sempre presi in considerazione per neutralizzare problemi o risolvere quelli apparentemente impossibili. Detto questo, quando si parla di rimedi della nonna c’è sempre un ingrediente protagonista e un procedimento a cui nessuno avrebbe mai pensato. In questo caso gli esperti consigliano di avvolgere la sciarpa attorno al rubinetto del bagno. Ciò che accade pochi minuti dopo è davvero impensabile.
Fazzoletto sul rubinetto del bagno: che senso ha incartarlo?
Sono sempre i metodi della nonna a conquistare i prodotti oggi presenti sul mercato, spesso con formulazioni ricche di agenti chimici. In questo caso specifico ti viene chiesto di prendere un fazzoletto e di avvolgerlo attorno al rubinetto in acciaio inox del bagno o della cucina.
L’ingrediente principale è l’aceto di vino bianco , con un metodo semplice ed economico che porta alla risoluzione di un problema antico e diffuso.

Come procedere?
- Prendi una sciarpa di stoffa chiara
- Bagnare completamente il tessuto con aceto di vino bianco
- Avvolgi la sciarpa attorno al rubinetto.
Utilizzare un altro tessuto se non è sufficiente a coprire l’intera struttura. Lascia agire l’ingrediente naturale per 15 minuti o durante la notte e poi rimuovi le salviette.
Successivamente, strofinare bene il rubinetto con le salviette ancora imbevute di aceto e risciacquare completamente, asciugando poi bene l’acciaio. A cosa serviva tutto questo? Per eliminare il calcare.
Come si forma il calcare?
Sull’acciaio inox – e non solo – si forma inevitabilmente il calcare a causa della durezza dell’acqua. Se i sali e il magnesio disciolti nell’acqua sono in quantità superiori alla media, il rubinetto presenterà quella fastidiosa pellicola bianca che si trasformerà in calcare.
Nell’acqua è quindi presente del calcare, dovuto alla corrosione delle rocce calcaree che l’acqua incontra quando scorre nel rubinetto. Ciò porta ad un processo di cristallizzazione secondaria, ancor più se si utilizza acqua calda, che penetra nell’acciaio di rubinetti e pentole.
I danni provocati dal calcare sono molteplici ed evidenti, come ad esempio incrostazioni – corrosione di tubazioni e superfici anche completamente rovinate.
Gli esperti consigliano quindi l’utilizzo di un ottimo rimedio naturale, come l’aceto di vino bianco, che è un vero alleato contro queste incrostazioni e il calcare. Con la sua formulazione acida , penetra nella superficie dell’acciaio ed elimina la classica patina bianca, restituendo al materiale la lucentezza precedente.
All’aceto potete aggiungere anche il limone, con qualche goccia da diluire, per un effetto ancora più sgrassante e illuminante. L’acciaio non viene danneggiato dall’aceto, anzi, è l’unico rimedio in grado di nutrirlo e di sciogliere completamente il calcare, impedendone il ritorno. Un consiglio? Non lasciare mai residui d’acqua sulle superfici in acciaio, per evitare la formazione di calcare causato dal ristagno dell’acqua.